“Abbiamo avviato la pulizia delle caditoie stradali e la sistemazione delle pompe di sollevamento in modo tale da prevenire eventuali allagamenti. Sono interventi che possono far fronte ad un maggiore recepimento delle acque piovane. Tuttavia quando avvengono eventi eccezionali dobbiamo mettere in campo azioni straordinarie in quanto la rete fognaria è datata ed occorre adeguare alcuni tratti di fognatura nei punti critici. Alcuni interventi li abbiamo già messi in campo. Altri vanno programmati”.
Lo annuncia l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Vito Torrente.
A cura della società “Nuovo Autospurgo di Pavone N. & Bruno G. SNC” di Mazara del Vallo, già incaricata nei mesi scorsi con determina dirigenziale n. 314/2024 , ieri è stata effettuata la pulizia caditoie in piazza Makara e zone limitrofe; domani gli interventi interesseranno via Toscanini e zone limitrofe; il 6 settembre la pulizia delle caditoie interesserà via Val di Noto all’altezza di via Polonia e giorno 9 settembre sarà la volta del lungomare Mazzini. “A seguire – annunciano il dirigente del III Settore comunale Marcello Bua ed il tecnico responsabile dell’Ufficio Manutenzione Fognatura Alberto Gancitano – verranno effettuate le pulizie di tute le caditoie della Città”.
Per quanto riguarda i lavori di riparazione e sostituzione degli impianti di sollevamento delle acque reflue (bianche e nere), con determina dirigenziale n. 1555 del 30 luglio scorso, sono stati affidati alla società Bianco & Lanza di Mazara che ha già avviato gli interventi e che si concluderanno nelle prossime settimane.
Le zone maggiormente critiche in caso di forti piogge rimangono la via De Petris di Tonnarella per l’assenza di impianti di sollevamento ed il lungomare Mazzini dove è in fase di programmazione la collocazione di ulteriori caditoie.
“In ogni caso – assicura l’assessore Torrente – siamo preparati anche ad eventi eccezionali di particolari piogge con la programmazione di un lavoro di squadra nel quale coinvolgeremo sia la struttura comunale, sia la Protezione Civile sia le associazioni di protezione civile del territorio”.
