Il 25 novembre non deve diventare la solita giornata dedicata ai convegni, ai dibattiti fini a se stessi; non deve diventare la giornata dove si inaugurano panchine tinte di rosso e si espongono scarpe rosse, diventati simboli a memoria di donne uccise per mano di chi diceva di amarle.
Da consigliere comunali, avvocati, docenti, educatrici, mamme non accettiamo più che una donna, una nostra figlia, una di noi possa essere uccisa, umiliata, privata della libertà in nome e per conto di un amore malato, tossico che toglie dignità e respiro.
Lo facciamo per Giulia, per Marisa, per Rosalia per tutte le vittime di femminicidio, lo facciamo perché siamo stanche di leggere numeri, statistiche, dati e vedere come, lentamente, ognuna di noi comincia ad avere paura, paura di essere guardata per strada, paura di un fischio, dei fari di una macchina nel buio, di un messaggio inaspettato.
Occorre che tutti comprendano che nessuno ha il diritto di decidere sulla vita di una donna, di una madre, di una figlia, di una sorella. Non siamo oggetti da rompere. Un no è un no!!! nessuno può pensare di avere il diritto di toccarci, baciarci, accarezzarci senza consenso.
Vi chiediamo di lottare per i vostri sogni e per le vostre aspirazioni professionali, perché nulla è fuori dalla vostra portata. Vi preghiamo di non accettare MAI E POI MAI un comportamento violento sia esso verbale, psicologico, fisico. La violenza non è mai giustificata in nessun caso, MAI!!!
Non basta solo inasprire le pene, occorre che le famiglie, le scuole, le agenzie educative prendano coscienza dell’emergenza sociale che stiamo vivendo. Il Governo deve accelerare il disegno di legge recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica” e contemporaneamente progettare percorsi di educazione affettiva e di educazione sentimentale nelle scuole del primo e secondo ciclo di istruzione.
Nella nostra città esiste ed opera lo sportello antiviolenza che supporta le donne in difficoltà che hanno deciso di denunciare i loro aguzzini.
Noi donne del Consiglio Comunale abbiamo stilato una mozione per chiedere di inserire il numero di emergenza 1522 e il numero dello sportello antiviolenza di Mazara del Vallo 800 495999 sul sito del Comune di Mazara del Vallo, in tutti i luoghi pubblici, nei negozi, farmacie e vetrine della città.